domenica 28 novembre 2010

Speleologi...urbani!


"Tutto è cominciato con le storie e le leggende che giravano ... su stanze misteriose e cunicoli che avrebbero collegato fra di loro i palazzi della famiglia Vitelli a Città di Castello (PG)!" Così esordisce Antonella, socia del Poliedro, nostra guida alla scoperta di Sotterranei e sotterfugi ...in città!
Pensare che ...su Città di Castello underground non esistono fonti, antologia, niente! Hanno scoperto tutto da sole! Le ragazze che lavorano al settore cultura della cooperativa Il Poliedro, hanno messo insieme conoscenze, curiosità e coraggio e si sono avventurate all'esplorazione della città sotterranea...venendo a conoscenza di un patrimonio di enorma valore!
Ho partecipato sabato pomeriggio, insieme al mio bambino di 8 anni ( è tutto assolutamente sicuro!), all'explorazione, come la chiama lui, del sottosuolo urbano di Città di Castello; visita che Il Poliedro proponeva per la 3 volta consecutiva dato l'enorme numero di richieste di adesioni!

Si comincia dalla Pinacoteca, qui Antonella, ci fa vedere da dove è venuta la curiosità! Un cunicolo sotto il palazzo, cui si accede da una delle sale espositive al piano seminterrato, che lascia presagire ricordi e umori di chi in passato avrà frequentato la cavità! Chissà? Per spedizioni di guerra? Per fughe d'amore? Per complotti?

Poi si esce in città, per giungere in Via del Borghesi e citofonare ad una famiglia che ci apre la porta e ci fa accedere allo scantinato, quì il pavimento balla..perchè al di sotto è stato rinvenuto un frammento di pavimentazione a mosaico risalente all'eta romana, quando questa parte della città era ancora campagna! Trattasi del pavimento di una domus suburbana. Noi lo calpestiamo...accovacciati, con emozione!


Si procede poi, per le vie silenziose del centro storico, fino a Via Cerboni: ecco l'atteso tombino dal quale ci dovremo calare nelle fogne!
Sicuramente..per chi ha avuto il coraggio di entrare...e per chi ...delle giuste dimensioni...è stata l'avventura più simpatica!
Io e Giosuè, siamo riusciti a scendere...opportunamente vestiti per proteggerci dal fango, e percorrere un tragitto brevissimo dal tombino alla prima forazza aperta sulla strada...da lì penetrava la luce naturale e guardando su abbiamo salutato Sofia e Silvia che erano rimaste in superficie. Nel medioevo quello era un tratto di acquedotto, oggi in fondo al cunicolo scorrono le acque piovane...e il personale esperto ci si cala per la manutenzione all'impianto fognario in condotta. Ai lati della galleria resti dei ganci ove scorreva la vecchia linea telefonica.



Appena riemersi...ci siamo diretti verso la ghiacciaia di palazzo Vitelli a Sant'Egidio...qui, una volta addentrati in un boschetto, l'avventura è stata...riuscire ad aprire la porta!!! Niente da fare...imprevisto nel percorso! Possiamo immaginarci questa grotta in cui dal 1500 fino alla fine del 1800 si conservava il ghiaccio utilizzato per scopi alimentari e sanitari! Un tempo si usava il ghiaccio per combattere la febbre!
La tecnica della conservazione del ghiaccio ci è giunta dagli antichi romani! Chi di voi si ricorda come facevamo nelle tabernae di Ostia antica?

La cosa divertente è stata che un altro dei partecipanti al gruppo di visita, macellaio a Città di Castello, ci ha raccontato che anche lui nello scantinato della sua bottega ha una vecchia cella frigorifera...naturale! Si continuano a scoprire ... particolari della città sotterranea!

Quindi ci dirigiamo verso le mura nord-ovest, usciamo da porta S. Andrea e ci imbuchiamo dentro un bastione delle mura: era un'armeria. Antonella, qui dentro completamente al buio, ci insegna che: " L'effetto della polvere da sparo nell'urbanistica è stato che di colpo sono diventate inutili le opere di fortificazione, cioè le mura e le torri attraverso le quali si controllava chi si avvicinava alla città e si regolava l'ingresso attraverso le porte di accesso. Prima dell'invenzione della polvere da sparo per occupare militarmente una città occorreva assediarla e attendere che gli abitanti finissero le scorte alimentari. Con la polvere da sparo sono state costruite armi e proiettili in grado di superare agevolmente le mura fortificate, rendendole inutili dal punto di vista difensivo e consentendo di colpire facilmente gli obiettivi all'interno, distruggendoli e occupando facilmente la città colpita. Le cinte murarie intorno alle città sono diventate opere del tutto inutili."

In ultimo giungiamo, attraversando Corso Vittorio Emanuele fra gli sguardi attoniti della gente a passeggio per acquisti ( noi con le torce e gli stivaloni..), in via Torrione della Botte.
Ci dicono..."poi capirete perchè si chiama così!"
Anche in questo caso entriamo per una abitazione privata, ad accoglierci il proprietario in persona...e ...apriti cielo! No, che dico! Sprofondati terra!!!
Sotto il giardino della casa acquistata nel 2000...scava e riscava..vengono alla luce 900 mq di città sotterranea, in perfetto stato di conservazione, locali, torrioni, volte a botte, scale, cunicoli...un'altra città!


10 anni di lavori...sotto la direzione della Soprintendenza ai beni culturali!
E noi l'abbiamo potuti visitare..grazie alla curiosità delle socie della Cooperativa Il Poliedro che avendo l'ufficio praticamente di fronte, si chiedevano...giorno dopo giorno: " Ma che succederà qui che scavano, scavano..." Una storia incredibile! Anche a giudicare dalla faccia degli altri partecipanti alla visita...quasi tutti locali, che hanno potuto risolvere l'arcano dei lavori in cima a V. Torrione della Botte! Attoniti! Orgogliosi di vivere in questa Città di Castello che ancora ha molto da raccontare!!!!!

martedì 23 novembre 2010

Il senso ..di un viaggio d'istruzione


Dopo tanto tempo...abbiamo deciso di partecipare nuovamente alla Fiera ABCD di Genova, in particolare al Workshop BTS che si è svolto venerdì 19 nell'ambito della fiera italiana, forse la più conosciuta, sicuramente la più vecchia, dedicata al mondo della scuola!
Questa volta ho potuto parteciparvi con gli occhi non solo di operatrice dell'offerta di turismo scolastico, non solo come ex-animatrice, non solo come insegnante nei corsi professionali, ma anche con gli occhi di una madre i cui bambini frequentano la scuola! Vi assicuro è diverso!


Innanzi tutto ho trovato che i veri protagonisti di questo evento sono i ragazzi stessi che animano i padiglioni della fiera o perchè sono di turno allo stand della loro scuola, o perchè devono presentare una speciale attività o prgetto della loro scuola, o perchè in visita e prenotati ai numerosi convegni, piccoli laboratori, etc.
Mi sembra un fatto positivo! Mai parlare di loro, gli studenti, senza di loro! Vale per tutti no?

Fossero i bambini e ragazzi stessi a decidere della propria gita scolastica!!! sarebbe molto facile e il senso..di un viaggio d'istruzione si completerebbe realmente!!

Invece così non è!
Come funziona il turismo scolastico?
TEA VERGANI, guida per caso dei viaggi didattici, scrive:

La procedura è complessa: i Docenti (o i Dirigenti Scolastici) scelgono le mete, confrontano i preventivi, li presentano alle famiglie. Poi, la scelta è fatta approvare dal Consiglio di Classe dei Docenti, in genere in autunno. Ancora, è necessaria l’approvazione del Consiglio d’Istituto. Questo avviene in tutte le scuole, d’ogni ordine e grado, anche se con leggere modifiche. È la Scuola che firma i contratti con i fornitori, prenota e paga i servizi turistici. So bene che i lettori di questo sito preferiscono organizzarsi quasi tutto il viaggio da soli, tipo “turismo fai da te”. Ma le scuole non possono proprio farlo: pensate che per ogni viaggio si devono far pervenire alla scuola almeno TRE preventivi! E’ la Circolare Ministeriale n. 291 che impone di prendere opportune precauzioni, controllando la serietà dei fornitori: licenza d’esercizio, adesione al Fondo nazionale di garanzia, polizze assicurative, eccetera. Non è obbligatorio scegliere il preventivo meno costoso: non è una gara d’appalto, dato che a pagare saranno le famiglie. Si sceglierà la soluzione che sarà collettivamente giudicata migliore, e vi assicuro che le discussioni in merito sono molto approfondite!


Noi giriamo tutto il mondo
Self Publishing with YUDU
Ecco, nel preparare il materiale di presentazione per il Workshop domanda - offerta, ho pensato come, nel rispetto di questa procedura difficile potevamo, farci scegliere! Non lo so...molto difficile, quando si partecipa a questi workshop, in qualità di offerta, capita di fare lunghe attese e di ascoltare gli altri descriversi, illustrare la propria proposta! Ti sembra sempre che il professore sia più interessato agli altri! Ma ti sembra sempre ...che le montagne di carta che si riportano a casa..vadano per lo piùa finire..nel cestino!

Quindi provi a suscitare curiosità, a fare domande, a far parlare e ascoltare...e così ti raccontano la loro umbria, i loro viaggi, gli aneddoti successi ...i ricordi, il desiderio di tornare ancora...

Ho incontrato tanti amici...tanti colleghi...quelli che ci si ritrova sempre alle fiere, quelli con cui si collabora per la commercializzazione dei viaggi, gli insegnanti che abbiamo ospitato all'ultimo educational a Città di Castello in settembre!

UNA TRIBU' che viaggia!

lunedì 22 novembre 2010

Buy Tourism On Line 2010


Nella eccezionale cornice di BTO - Buy Tourism Online si è tenuto l'incontro "Il turismo in 3D" organizzato da Zoes.it

Il BTO è un contesto molto innovativo per gli operatori del settore turistico, diciamo un evento, anche formativo, in cui immergersi completamente, in cui si parla di come l'online sta trasformando il turismo. Gli organizzatori sono molto creativi e provocatori, pensano NOI e VOI... ( non solo NOI, non solo VOI) guardate, tanto per capire, come si presentava lo STAFF organizzativo!!!


Noi di Passepartout..sogniamo di parteciparvi da anno scorso pensando che sarebbe stato pressocchè impossibile ...portare la NOSTRA DIVERSITA'!!!
E invece quest'anno ci ha pensato ZOES ad invitarci, a invitare per rappresemtarci, LE MAT!!
Zoes ha portato le esperienze di alcuni abitanti della zona equosostenibile, mettendo a fuoco come il turismo sostenibile sia già una realtà economica e imprenditoriale che si sviluppa e si aggrega attorno a reti attive e partecipate nei territori del nostro paese.


Ci dicono..che siamo risultati..i "più complicati"!!!
Mi sembra un ottimo risultato!
Siamo sicuramente complicati...forti e deboli, affidabili e sorprendenti, unici!
Ci siamo presentati così al grande pubblico della BTO! Guardate la presentazione e ..innamoratevi!

INNAMORATEVI


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